19 marzo 2015
La società Elemata Maddalena intende chiudere i cancelli alla Pillirina (Punta della Mola) e consegnarne le chiavi a un magnate russo.
“Un primo cancello, un secondo cancello, muri a secco, reti di recinzione, dissuasori in legno”, si legge in un articolo della stampa, in un crescendo che appare più appropriato a descrivere il sistema di sicurezza del caveau di una banca o di un carcere, che non l'accesso al nostro mare.
Una operazione che sembra una minaccia per una intera città, quella stessa città di Siracusa che diceva di voler salvare dall’oblio con un villaggio turistico “ecocompatibile” e della quale proprio la Pillirina, lo aveva fatto innamorare.
Al cuor non si comanda e così, allontanandosi la possibilità di costruire in uno dei posti più tutelati della provincia aretusea, per le sue valenze naturalistiche, storiche, archeologiche e paesaggistiche, De Gresy, come un amante abbandonato, è passato al contrattacco, deciso a mettere a frutto ad ogni costo l'investimento fondiario avviato alcuni anni fa.
Intende restaurare i caseggiati di Punta della Mola, serrare i cancelli e consegnare le chiavi di un luogo esclusivo, a un acquirente che nella recente tradizione dei capitani d'industria, sarebbe un magnate russo.
Questo è quello che vorrebbe realizzare il buon Emanuele De Gresy, blindando Punta della Mola o almeno è quello che vorrebbe far credere, nell'interminabile peana mediatica in cui da settimane si produce tra giornali e televisioni.
Il marchese infatti è a TV e giornali che affida le sue cause, come quella di un presunto risarcimento multimilionario (113.000.000 di euro) ai danni del Comune e che in assenza di una concessione edilizia (mai ottenuta) e quindi del “diritto edificatorio”, qualsiasi giudice o studente che abbia ultimato gli studi in legge, rigetterebbe!
Più facile è portare le proprie accuse in programmi o articoli di giornale, privi di contraddittorio ( dicono stia cercando ospitalità in qualche "trasmissione RAI di seconda serata") e dove l’unico giudice è il lettore o lo spettatore, il più delle volte ignaro delle leggi a riguardo.
Così adesso, alla vigilia della giornata nazionale del FAI che riaprirà le porte ai luoghi del cuore, il Marchese De Gresy, minaccia di volerne “chiudere” uno, la Pillirina/Punta della Mola.
In attesa della Riserva Terrestre Penisola Maddalena e Capo Murro di Porco il cui regolamento definirà quali siano le attività realizzabili al suo interno eliminando questi inutili botta e risposta, ci sentiamo di affermare che opere di restauro e consolidamento dei fabbricati esistenti senza compromettere la natura dei luoghi (come espressamente riportato nell'atto di vendita dei terreni) non troveranno mai alcuna opposizione, così come l'interdizione dell'accesso all'area ad automobili e motocicli che andrebbero lasciati fuori dai terreni.
Ma di una cosa siamo certi, che come prevedono le leggi e come ha riconosciuto in molte sentenze la Corte di Cassazione, dovrà essere sempre garantito l’accesso al mare e la fruizione del litorale ai cittadini, oltre alla percorribilità delle stradelle interpoderali che rappresentano l’ingresso alla istituenda riserva terrestre e al mare come espresso anche da un cartello ministeriale li presente e che recita “sbocco al mare n°43 area marina protetta del Plemmirio”.
Plemmirio - l'ultima costa (Trailer) from Antonio Caia on Vimeo.
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