PUNTA OGNINA: "il mare negli occhi"

data 23 luglio 2015

ImageArchiviata (si fa per dire) la questione riserva Capo Murro Di Porco e Penisola Maddalena (Pillirina), volgiamo lo sguardo un po’ più a sud, dove un’altra area di pregio come quella di Punta Ognina, sembrerebbe interessata da un altro progetto di resort.

Fermo restando le nostre perplessità nei confronti di tali strutture il cui modello economico risulta antiquato e altresì superato, riteniamo che anche in questo caso siano da scongiurare insediamenti che possano alterare in modo significativo e permanente il paesaggio costiero, occludendo la vista del mare in uno degli ultimi tratti in cui è ancora possibile poterlo scorgere e ammirare.

Una zona, che secondo il Piano Paesaggistico vigente risulta essere inclusa in zona rossa (livello di tutela 3 /inedificabilità assoluta) e Verde (livello di tutela 2), nella quale insistono diverse emergenze archeologiche tra cui una torre cinquecentesca denominata “Torre Ognina” e numerose fornaci greche in tutto simili a quelle del Plemmirio, circondate da una rigogliosa macchia mediterranea.

Ci auguriamo che l’amministrazione Comunale e Regionale che con la Pillirina hanno sposato la linea del rispetto e tutela delle coste e dei beni archeologico/paesaggistici, applichino lo stesso metro di misura e valutazione nei confronti di questo nuovo progetto di insediamento.

Da parte nostra vigileremo in tutto e per tutto perché vengano rispettati leggi e vincoli vigenti scongiurando la perdita di un luogo stupendo e inviolato della nostra costa, opponendoci a qualsiasi variante urbanistica in una zona tutelata dal Piano Paesaggistico, che possa permettere di frapporre delle costruzioni tra noi, inteso come cittadini e il mare.

Nello specifico, riteniamo che il tratto della strada provinciale 104, compreso tra lo svincolo di Ognina e via mar Tirreno (pressi pane e biscotti), rappresenti una precisa linea di confine tra le zone verde (a monte) e rossa (a valle) del vigente piano paesaggistico. Spostarla, vorrebbe dire eliminare tale confine andando a modificare non solo la viabilità, ma le ragioni stesse del piano che non a caso ha previsto per quell’area il massimo valore paesaggistico.

Il paesaggio per definizione, è la particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche ed etniche; ed è imprescindibile dall'osservatore e dal modo in cui viene percepito e vissuto.

In virtù di tale definizione pensiamo che scindere l’osservatore dal suo paesaggio, pensando di spostare la strada, ovvero il reale punto di osservazione del paesaggio circostante, a monte di un eventuale insediamento turistico, sarebbe come frapporre l’ennesimo muro tra noi e il nostro mare.

SOS SIRACUSA


Siracusa, Resort, Punta Ognina



commento commento di Tiziana del 23-07-2015 ore 16:39:41

Abito ad Ognina e sn pronta a portare avanti ogni iniziativa venga proposta per tutelarla. Nn ho avuto il piacere di visitare e conoscere i luoghi di Ognina dove si trovano questi siti archeologici...se organizzate una visita guidata...fatemi sapere, grazie


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