16 novembre 2015
Adesso Sole d’Ognina è di tutti, anche di coloro che non lo conoscevano o non l’avevano mai esplorato. Con la visita guidata di ieri, centinaia e centinaia di siracusani, in pratica una fiumara, hanno apprezzato i due chilometri di costa miracolosamente libera da villette,strade ed esercizi commerciali.
Uno scrigno di natura, archeologia e paesaggio, esempio raro e concreto di quanto bella e unica sia la nostra costa laddove l’uomo l’ha risparmiata dal cemento.
La visita è stata organizzata dal cartello di associazioni “SOS Siracusa” e dal Comitato “Pane e biscotti – Torre Ognina” con la partecipazione delle associazioni “Lamba Doria”, “Io amo Fontane Bianche” e “Instagramers Siracusa”.
Con rinnovato senso di appartenenza, il pubblico, forte della valenza e
unicità dei luoghi, ha ribadito più volte di non essere disposto a
sacrificarlo, a consegnarlo all’investitore di turno. Un segnale forte e
deciso per l’amministrazione comunale che, assente all’evento con qualsiasi
rappresentante, da oggi in poi non avrà libertà interpretativa su quale sia
la volontà popolare: a Sole d’Ognina nessun villaggio turistico, campo da
golf, resort o altro, ma solo verde naturalistico e passeggiata
pedo-ciclabile, dalla strada al mare. La vocazione dell’area è quella di un
corridoio ecologico che, collegando Ognina a Fontane Bianche, consegni ai
siracusani una passeggiata costiera in mezzo agli elementi di una natura che
l’abusivismo edilizio ha cancellato irrimediabilmente dalle vicine stazioni
balneari.
Nel corso della visita, guidata dall’archeologa Beatrice Basile e dal
naturalista Fabio Morreale, con un intervento di Daniele Valvo in rappresentanza dell'associazione Lamba Doria, il pubblico è rimasto sorpreso di fronte a tanta
bellezza e a un paesaggio carico di significati culturali. Un paesaggio che
deve essere incluso, considerato, tutelato e valorizzato in qualsiasi azione
politica che agisce sul territorio e sulla vita delle comunità, anche
indirettamente. L’impegno e lo sforzo fisico dei volontari, che la domenica
precedente hanno rimosso i tanti rifiuti abbandonati, è stato oggetto di
encomio e di riconoscenza da parte di tutti i presenti.
Non è passata inosservata nemmeno l’assenza degli esponenti politici, sia di maggioranza che di opposizione. “Hanno perso un’occasione per conoscere un pezzo di territorio molto bello e per stare in mezzo agli elettori che questo luogo
vogliono difenderlo” – hanno commentato in molti. E inoltre: “Sarebbe l’ora
che chi gestisce il territorio impari a conoscere i luoghi su cui è chiamato
a prendere decisioni importanti”.
Il nostro impegno continua vigilando sul rispetto delle norme di
inedificabilità dell’area. Da oggi chiederemo all’amministrazione comunale
di collocare un impianto di videosorveglianza e alcuni grossi massi in via
Mar di Giava per impedire il campeggio, il camperismo e l’abbandono di
rifiuti.
AGGIUNGI UN COMMENTO