14 dicembre 2016
- Un uomo "innamorato" di Siracusa e della Pillirina;
- Una grossa società a lui intestata che ne acquista i terreni per farne un mega resort;
- Il direttore di un noto giornale siracusano;
Questi gli attori di una vicenda che ha dell'assurdo.
Una vicenda che apprendiamo da un articolo di giornale e risalente al 2012.
Anni in cui la battaglia per la Pillirina e la riserva Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena era forte del sostegno di associazioni e cittadini. Anni nei quali il sacerdote Padre Rosario Andrea Lo Bello era in prima fila in difesa della costa, delle mura Dionigiane e dei tesori racchiusi dal nostro stupendo territorio.
Così tra una conferenza stampa ed un nuovo ricorso al TAR inizia su facebook una campagna denigratoria contro il prete scomodo.
Tanti ricordano i nomi di Filippo Tanghetti, Gianna Rota, Stefano Andolina e Salvatore Foti. Presunti fake (termine che indica personalità false e profili facebook inventati) che indicano pubblicamente il sacerdote come omosessuale e pedofilo.
Così dice Rosario Lo Bello: " ho ricevuto via facebook un messaggio indirizzatomi da un fake in cui si faceva riferimento a convegni orgiastici nella sagrestia della mia chiesa. Qualcosa di simile era già accaduto nel 2011 quando uno sconosciuto mi aveva provocato scrivendomi di aver avuto rapporti sessuali con me e minacciandomi di mandare mie foto scandalose al vescovo".
Il gruppo facebook frequentato da Tanghetti e company è quello di un periodico siracusano, “I Fatti della domenica”, edito e diretto da #SalvoBenanti, giornalista d’assalto alla cui utenza di casa, secondo la Procura, risalgono altri fakes. Il giornale, soprattutto negli anni 2011-2012, si è occupato a più riprese del prete arrivando a ventilare ipotesi circa la sfera anche privata del sacerdote, sospettato addirittura di pedofilia.
Racconta Lo Bello: “Nell’agosto 2014 vengo convocato da monsignor Salvatore Pappalardo che nel suo studio mi mostra una lettera anonima nella quale si legge che sono un depravato che fa porcherie con i minori.
Così dopo la denuncia da parte di Padre Lo Bello, la #Procura ha finalmente #accertato che i profili mascheravano in realtà dei fakes, erano cioè falsi, ed è riuscita a risalire alle utenze fisse di tutti. Nella foto riportata sul profilo di Lo Bello e da noi riportata, si leggono chiaramente dei nomi tra cui figura anche quello di Filippo Tanghetti, che secondo il rapporto del Nucleo investigativo telematico della Procura è gestito da un’utenza fissa di via Foro Siracusano 40 di cui è titolare la #ElemataMaddalena, la società di #EmanueleDiGresy proprietaria dei terreni della #Pillirina dove il marchese intende realizzare un resort. Così come Salvatore Foti, Stefano Andolina e Gianna Rota risultano intestati al direttore de #IFattiDellaDomenica #SalvoBenanti.
Per un cavillo il procedimento penale a carico dei soggetti citati non ha avuto esito ma comunque nel corso delle indagini è stato accertato chi si celava dietro quei profili le cui citazioni riportiamo nelle foto allegate.
Alla luce di tutto ciò, ci riserviamo ogni commento che lasciamo a voi tutti.
La domanda però nasce spontanea: sono questi i "giornalisti" e gli "imprenditori" che salveranno Siracusa dal baratro economico, sociale e culturale nel quale sta lentamente sprofondando?
Nel rinnovare la nostra solidarietà a Padre Rosario ci sentiamo solo di aggiungere che continueremo a vigilare e a diffidare di autoproclamati profeti e salvatori della patria.
Attendiamo inoltre che dalla Regione arrivi la firma definitiva del decreto che istituisca e affidi ad un ente gestore la riserva terrestre Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena, così da porre fine a certi grotteschi teatrini!
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