17 ottobre 2010
Il Ministro dell’Ambiente (Siracusana) Stefania Prestigiacomo dopo 5 mesi di appelli da parte dei suoi concittadini e personalità di calibro nazionale e internazionale contro l’avanzata del cemento a Siracusa interviene sul PRG, bacchettando gli stessi ambientalisti e cittadini preoccupati per il futuro della loro città.
Tratto dall’intevista al Ministro su i Fatti del 25.09.2010
Si lamenta il Ministro del tono assunto dalle associazioni, ignorate e sbeffeggiate dalla attuale maggioranza e afferma “Sembra che da un lato ci sia una cosca di torvi speculatori e affaristi e dall’altra una congrega di pastorelli del presepio, da un lato il racket del cemento dall’altro San Francesco che parla ai lupi”. E prosegue “Chi è contro questo Prg è immacolato ed ha ragione “a prescindere”, chi lo difende lo fa perché ha sporchi interessi personali. Questo è’ un modo barbaro e incivile di fare politica e difesa del territorio ed ambiente”
Inizia poi il retorico elenco delle zone devastate dall’abusivismo edilizio degli anni 60-70-80 indicando le stesse persone che oggi si battono contro la definitiva cementificazione di Siracusa come probabili responsabili del precedente sacco della città prima di focalizzare il discorso sulle risposte alle domande avanzate dalle associazioni che chiedevano lei di esprimersi sui tre argomenti principali: Porti Turistici (tutela del porto di Siracusa), Villaggi Turistici (tutela delle coste), Cooperative e edilizia selvaggia (tutela delle Mura Dionigiane e del parco dell’Epipoli).
PORTO TURISTICO
Parlando del II° porto turistico nell’area ex Spero, responsabile insieme al I° porto turistico (Marina di Archimede di Caltagirone) del possibile interramento e cementificazione di circa 100.000mq di mare all’interno del porto grande di Siracusa, definito SIN (sito di interesse nazionale) si esprime così minimizzando: “Pensiamo davvero che i turisti (ma anche i siracusani) griderebbero allo scempio per l’interramento di un pezzetto di mare per costruire un molo nell’area del cosiddetto secondo porto turistico”
VILLAGGIO TURISTICO PILLIRINA
Sul villaggio turistico della Pillirina che prevede oltre alla realizzazione di innumerevoli villette da punta della Mola a punta Tavola addirittura anche la costruzione di un isolotto artificiale con piscina sul mare, all’interno della baia di Rive Bianche in piena Area Marina Protetta del Plemmirio il Ministro dell’Ambiente e promotrice della stessa Area Marina Protetta si esprime così: “Pensiamo davvero che il turista che viene in città sarebbe nauseato da un villaggio turistico realizzato con i criteri moderni di sostenibilità ambientale?” e prima di congedarci afferma: “... non sono ammissibili da parte di nessuno toni da “sacco della città”.”
MURA DIONIGIANE
Risposta non pervenuta
Tratto dall’intevista al Ministro su i Fatti del 10.10.2010
In seguito alle numerose polemiche scaturite dal suo intervento il Ministro dell’Ambiente (Siracusana) Stefania Prestigiacomo torna sugli argomenti e lo fà con una frase secca e decisa all’inizio della sua dichiarazione: “ Io non conosco il progetto della ex Spero e nemmeno quello della Pillirina”
PORTO TURISTICO (bis)
Sul secondo Porto turistico riferendosi a chi (associazioni e liberi cittadini) si battono per la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile di tutta la città (es: costituzione di un albergo diffuso alla borgata o in Ortigia recuperando edilizia vetusta e abbandonata e adibendola a strutture ricettive che accolgano il turista all’interno della città e non in oasi chiuse e isolate come i villaggi turistici).Persone che lamentano non il porto turistico in se ma l’edificazione delle strutture necessarie allo stesso, sul mare, dentro il porto grande di Siracusa che viene riempito di terra e cemento (perché non utilizzare pontili galleggianti e creare una struttura aperta e accessibile anche ai siracusani magari con la realizzazione di un lungo mare, invece del solito porto-villaggio turistico privato e Off-Limts ). Il Ministro non coglie questo messaggio e accusa noi tutti di voler lasciare l’area dell’ex Spero nell’attuale stato di abbandono, ammonendo che così facendo : “qualcuno potrebbe dire che abbiamo (e che gli ambientalisti hanno) a cuore non gli interessi della città ma quelli dell’altro porto turistico in costruzione i cui proprietari potrebbero non gradire la concorrenza”.
VILLAGGIO TURISTICO PILLIRINA (bis)
Sul villaggio turistico della Pillirina parla di una discussione metafisica non essendo agli atti del comune il relativo progetto e torna a ribadire “io vorrei vedere il progetto prima di dire come la penso” affermazione che un po’ contraddice la sua precedente esposizione in merito ad un villaggio turistico in quel luogo. E prosegue: “ i no a prescindere, ideologici, hanno fatto danni gravissimi al nostro paese, almeno quanto i si acritici”
MURA DIONIGIANE (bis)
Sulla tutela delle Mura Dionigiane (definite zona rossa dell’UNESCO) e la costruzione di 700 villette a ridosso delle stesse questa volta si esprime e lo fa con queste precise parole: “ nemmeno a me piace il proliferare di tutte queste cubature e se qualcuno ha notizie di intrallazzi, l’ho detto e lo ripeto, corra subito in procura, ma i vincoli paesaggistici in questo caso centrano poco”.
Parole chiare del Ministro che non escludono niente, tutto e possibile, ogni progetto è quindi potenzialmente realizzabile e sarà lei dice: “ per quanto di mia competenza a fissare i paletti in materia di ambiente e paesaggio per ogni progetto che sarà presentato”
Si dice inoltre pronta ad affrontare il dibattito e il confronto con le associazioni su questi temi ammonendo tutti che : “ se invece preme solo la polemica politica e la visibilità mediatica, mi ritiro in buon ordine” e conclude dicendo “ fate pure, ma come dicono gli anglosassoni, NOT IN MY NAME”
Da parte nostra, siamo tutti pronti al dialogo e lo abbiamo dimostrato fino ad oggi, cercando di essere il più obiettivi possibile, senza fare inutile retorica e demagogia, avanzando proposte serie e idee alternative che non blocchino lo sviluppo della nostra città ma anzi lo rendano sostenibile nel lungo periodo. Purtroppo siamo ancora in attesa che le stesse vengano prese in seria considerazione da chi ha il potere decisionale e amministrativo e che fino ad oggi ha cercato ogni strada per sviare il discorso e rimandare le decisioni che possono salvare il nostro territorio e con esso il nostro futuro di siracusani, a data da destinarsi. Consigliamo di procedere ad una immediata variante di salvaguardia (come auspicato dallo stesso avv. Corrado Giuliano), che ci consenta di discutere a bocce ferme, bloccando il protocollo dell'Urbanistica alle istanze e dando la possibilità a tutti di rivedere questo piano regolatore senza l’ansia delle concessioni edilizie.
Queste sono notizie nuove per me che vivo fuori da tanti anni...ma chi le comprerà queste villette, visto che molte di quelle del Plemmirio sono state abbandonate dai vecchi prorpietrai? la faccenda del porto turistico è stata assurda e vorrei capire come è successo...
Ma siete sicuri che la Prestigiacomo è ministro dell'ambiente, a me non sembra