29 luglio 2011
Non occorre molto per rendersi conto dello scempio che è già stato arrecato in danno del nostro enorme patrimonio paesaggistico, storico e culturale essendo mancato il giusto rigore degli organi preposti alla tutela, come ha dichiarato lo stesso Procuratore: “negli anni passati la Soprintendenza è stata distratta”.
Non occorrono lenti particolari nemmeno per vedere la saldatura di interessi finanziari, di potere politico ed economico che vanno avanti secondo un crono-programma, stabilito fuori dalle sedi politiche istituzionali (migliaia di villette, centri commerciali al limite dell’implosione economica della città, villaggi turistici e pseudo - fiere nelle zone naturalistiche del Territorio, porti turistici spacciati come recupero del degrado ambientale per strappare al mare aree e suoli altrimenti non edificabili).
Sull'affare Pillirina,ad esempio, le recenti affermazioni e dichiarazioni di Ennio Barbatella, promoter turistico, fanno intravedere una fitta trama di interessi, di spostamenti di enormi masse di denaro e di accuse che coinvolgono notabili cittadini e loro familiari in una girandola vorticosa di palesi conflitti di interessi. Gli intrecci politico-affaristici mettono insieme quello che lo stesso Procuratore dichiara "interessi forti" che non sempre si riesce a far venire allo scoperto, perché il sospetto non basta e servono le prove. E questi interessi oggi legano, tra di loro, affari in recenti complessi edilizi in città, impianti fotovoltaici in zone industriali, terreni ed aree che passano di mano in mano, con funzionari e professionisti coinvolti con i loro familiari in società di progettazione e di consulenza.
Sulla base di queste premesse e di tutti i documenti a supporto in nostro possesso, chiediamo alla spettabile Commissione Parlamentare Antimafia di voler disporre una visita nella nostra Città e di voler consentire una nostra audizione, per dare avvio al procedimento di indagine tendente a ristabilire elementi di diritto, di rispetto delle regole di democrazia e per la salvaguardia della nostra nobilissima Città, patrimonio dell’Umanità, che pochi personaggi dall’agire spregiudicato, vorrebbero ricondurre ad un loro uso personale.
Questi stessi soggetti, legati da accordi politici ed affaristici compaiono in moltissime iniziative immobiliari della città, utilizzando professionisti e funzionari, dalla dubbia reputazione, al fine di accelerare progetti delle cordate affaristiche in vista delle possibili Varianti, dell’applicazione del piano di gestione UNESCO e soprattutto del Piano Paesistico Provinciale in prossimità di approvazione da parte della Regione.